lunedì 29 gennaio 2007

I N A U D I T A A B N O R M I T A'

Inaudita abnormità!!!
Un'ANSA da Madrid, delle ore 19,13 di ieri, riportava, col titolo "Coppie di fatto: Napolitano ot=
timista", la seguente dichiarazione, virgolettata, del Presidente della Repubblica Italiana: """Non ho dubbi che si possas trovare una sintesi sulle unioni civili, nel dialogo con la Chiesa cattolica e tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice""".
Con tutto il rispetto per le Istituzioni, una simile dichiarazione lascia il cittadino incredulo ed at=
tonito.
Il presidente di uno Stato sovrano, nella fattispecie l'Italia, non solo non protesta per le con=
nue interferenze,ma, addirittura, non esita a teorizzare che il Governo ed il Parlamento italiano, prima di legiferare, deve trovare un accordo con il Vaticano. Insomma l'Italia una PROVINCIA DELLO STATO VATICANO e le Istituzioni dei "proconsolati" del Papa!
Nemmeno ai tempi imperanti della DC si era mai arrivati a questo!
La cosa grave che, ad oggi, non c'è stata alcuna reazione da parte di nessuna forza politica nè della maggioranza nè dell'opposizione.
Credo che non occorra essere dei costituzionalisti per potere affermare che la dichiarazione di
Napolitano costituisce un gravissimo "vulnus" per la nostra Costituzione, ai limiti dell'alto tradi=
mento!!!
Con buona pace dei genuflessi rappresentanti del popolo italiano che ha molta più dignità di chi
li rappresenta!

EFFICACIA DELLA SATIRA

Sintetica ed efficace la vignetta di Altan sulla prima pagina di "la Repubblica" di oggi.
Vi sono ritratti un signore con microfono in mano (presumibilmente un giornalista) che chiede al secondo personaggio, un cardinale, "Gliene importa davvero delle coppie di fatto?". La risposta del cardinale è sintetica ma significativa "No, ma dobbiamo dargli qualcosa in pasto ai nostri clienti".

Altan, in modo semplice, intelligente e significativo, come sempre, ha saputo cogliere il cuore del problema sul quale dovrebbero riflettere sia qualche ministro, come Mastella, parlamentare di lunghissimo corso che, da tempo ci ha abituato ai suoi "contorsionismi politici", ed anche molti altri parlamentari, incominciando dalla "teodem" Binetti la quale, secondo la stampa, si permette il lusso di dichiarare "Troppa gente ci ha messo la faccia perchè si torni indietro, ma se si mina la famiglia noi non ci stiamo".

Ma quanto è brava la Binetti! Lei crede di avere la verità rivelata e, quindi, di potere imporre ai cittadini italiani la sua "filosofia" di vita, i suoi modelli, ai quali tutti dovrebbero conformarsi. Non ha ancora imparato,insieme a Mastella ed a molti altri parlamentari, che la loro libertà dovrebbe arrestarsi esattamente dove incomincia la libertà degli altri.

Un 'altra cosa dovrebbero comprendere, che non possono comportarsi come se il Parlamento italiano fosse una dependance del Vaticano ed il loro ruolo quello di portavoce della Cei all'interno delle istituzioni repubblicane, nate dalla resistenza dopo la caduta del fascismo col quale il Vaticano non aveva trovato di meglio che firmare il Concordato, quel Concordato che, quotidianamente, le gerarchie cattoliche si mettono sotto i piedi con le loro interferenze negli affari e nelle politiche interne dello Stato italiano, nell'assoluta indifferenza o complicità dei rappresentanti istuituzioli dello stesso.

Alla senatrice Binetti ed a tutti quelli che la pensano come lei, in fatto di diritti civili, voglio dire che il "fascismo" non è una ideologia politica ma un modo di pensare. Pensare di poter impedire a chi non la pensa come loro di essere liberi e trattarli come cittadini di serie B!!!